INTRO

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PizzaUp è una palestra di idee, uno stimolo a vivere consapevolmente le esperienze del lavorare quotidiano sugli impasti, sulle lievitazioni, sulle cotture e sulla lavorazione degli ingredienti freschi per trasformare le molteplici esperienze in tecniche di cucina. Le esperienze del pizzaiolo che costruiscono un’ esperienza di consumo appagante e coinvolgente per il consumatore: un’esperienza, quest’ultima, che abbina conoscenza e gratificazione sensoriale, piacere della buona tavola e desiderio di ripetere la medesima esperienza.

Il simposio tecnico sulla pizza italiana voleva essere sin dall’inizio ciò che oggi è: un percorso di ricerca e confronto che avvicina la pizza alla grande cucina italiana. Una pizza intesa come sintesi di esperienze che accomunano il pizzaiolo e i suoi clienti attraverso il comune denominatore dell’ italianità degli ingredienti e dei gusti che disegnano tratti culturali riconoscibili anche fuori dall’Italia. Una pizza che, come ogni buon piatto, è buona se trasmette a chi la consuma l’ identità di chi l’ha pensata e preparata.
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PizzaUp è un’esperienza di laboratorio che indirizza i pizzaioli verso l’ idea comune della qualità, intesa come capacità di saper scegliere gli ingredienti, saperli lavorare, saperli raccontare guidando i consumatori alle origini del piatto e coinvolgendoli in un’ esperienza di consumo che va oltre il solo atto del mangiare. 

Nelle prime 5 edizioni di PizzaUp, e per la prima volta nel mondo della pizza italiana, si è parlato di farine macinate a pietra e tecnica di lievito madre (quello vivo che dà gusto e leggerezza), di ingredienti freschi e di stagione che non si gettano abbondanti e alla rinfusa per coprire paste insipide e prive di struttura, di pulizia del pizzaiolo nel modo di presentarsi e nel modo di lavorare a vista, di un menu con meno pizze e più qualità, di gusto da costruire per non confondere il palato con miscugli senza storia.
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Nell’ edizione 2012, la sesta, abbiamo aperto il capitolo inedito della comunicazione di questi valori, utilizzando il gusto come mezzo e la qualità nutrizionale come obiettivo
Dopo 5 anni di esperienze e confronti, i pizzaioli e i tecnici di PizzaUp hanno disegnato le linee di una visione contemporanea della pizza italiana, con il fondamentale contributo di idee di 9 firme prestigiose dell’ eno-gastronomia italiana. 

E' nato così il 7 novembre 2012 il Manifesto della Pizza Italiana Contemporanea, che mostra il tratto d’unione tra la conoscenza del pizzaiolo e il coinvolgimento sensoriale del consumatore: una porta di accesso semplice, e per tutte le tasche, alla buona cucina italiana. Quella dei piatti sani, gustosi, identificabili per la loro diversità e tutti accomunati da un’ idea di qualità che parte dalla spesa per arrivare intatta alla tavola. 

Con un’occhio alla nazionalità della pizza, che finalmente, e grazie a Petra, è italiana al 100%, anche nel grano.


AGENDA 2013

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lunedì 4 novembre 2013
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ore 14:00
registrazione dei pizzaioli ammessi al simposio
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ore 14:30 - Chiara QUAGLIA
PizzaUp dà voce al lavoro dei pizzaioli
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ore 15:00 - Piero GABRIELI
pizza, dieta mediterranea e difesa della tradizione
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ore 15:40 - Ambrogina PAGANI e Federica RACINELLI
viaggio al centro della pizza: analisi dell'immagine di 4 strutture di base per la pizza italiana e correlazione con i metodi di impastamento
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ore 17:00 - 3 ricette di base per il futuro della pizza italiana

SENZA-GLUTINE
in Sala Terra

Beniamino BILALI
la pizza è uguale per tutti

SENZA-LIEVITO
in Sala Mamapetra

Roberto GHISOLFI
il grano "vivo"

IMPASTI PIU' NUTRIENTI
in Sala Bianca

Massimo GIOVANNINI
la pizza "ricca in"

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ore 18:30
chiusura dei lavori e preparazione degli impasti
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martedì 5 novembre 2013
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ore 8:00
registrazione dei pizzaioli ammessi al simposio
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ore 8:15 - Piero GABRIELI
il Manifesto della Pizza Italiana Contemporanea: da documento etico a strumento di soddisfazione del cliente
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ore 9:00 - Corrado ASSENZA
scelta e abbinamento di ingredienti della tradizione gastronomica italiana per una pizza in chiave contemporanea
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ore 10:30 - Marco VALLETTA
tecniche di cucina per lavorare con qualità gli ingredienti freschi di farcitura della pizza.
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ore 12:15 - tutti a tavola
pausa pranzo prima di mettere le mani in pasta.
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ore 14:00 - 3 ingredienti della tradizione per la pizza contemporanea

LEGUMI GERMINATI
in Sala Nera

Renato BOSCO
la strada del benessere

PIU' GERMINATI MENO GRASSI
in Sala Mamapetra

Simone PADOAN
dolce senza rimorsi

FRUMENTI GERMINATI
in Sala Bianca

Ruggero RAVAGNAN
napoletana e digeribile

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ore 14:00 - 19:00
lavoro a squadre in laboratorio impasti e nella cucina degli ingredienti per la messa a punto delle pizze da presentare al dibattito conclusivo del giorno successivo
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ore 19:30 - CENA DI GALA
cucina di Nicola e Luigi Portinari, servizio curato dal gruppo di sala del Ristorante La Peca di Lonigo
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mercoledì 6 novembre 2013
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ore 9:00
registrazione degli ospiti
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ore 9:30 - PIZZA ITALIANA E DIETA MEDITERRANEA
dibattito pubblico sui risultati del lavoro condotto dall'Università di Milano (DISTAM) , da Università della Pizza e dai 6 pizzaioli autori delle ricerche presentate nei due giorni precedenti. Partecipano in contraddittorio i giornalisti che hanno affiancato le squadre di lavoro nella seconda giornata di simposio.

PERCHE' PIZZA E DIETA MEDITERRANEA
L'obiettivo del dibattito sarà quello di aprire un tema di discussione sulla crescente attenzione dei consumatori finali verso il profilo nutrizionale degli alimenti e sul cambiamento della carta delle pizze per rispondere a questa esigenza. Naturalmente utilizzando ingredienti che mantengano viva la tradizione gastronomica italiana, ma con tecniche di lavorazione che soddisfano i canoni di uno stile di vita contemporaneo.

DOPO IL MANIFESTO
nell' edizione 2012 di PizzaUp è stato formulato il primo Manifesto della Pizza Italiana, definita contemporanea perché i dieci intenti che lo compongono hanno il fine di indirizzare i pizzaioli verso tecniche di lavorazione e scelta di ingredienti di alto profilo, in termini di gusto (tradizione e territorio) come di contenuto nutrizionale (dieta mediterranea modulata sul fabbisogno calorico individuale di oggi). E' un percorso che riteniamo necessario per affermare l'identità della pizza italiana; soprattutto all'estero, dove le versioni fuori tema sono innumerevoli per quanto identificate tutte dal medesimo nome.

APRONO NUOVI ORIZZONTI ALLA TRADIZIONE GASTRONOMICA ITALIANA
In questo senso il lavoro condotto dall'Università di Milano rappresenta un passo importante per arrivare alla costruzione della prima griglia di valutazione sensoriale della base cotta delle pizze, così come le ricerche condotte dai 6 pizzaioli sul palco mostreranno un modo attuale di intendere la tradizione in un piatto di grande diffusione e popolarità.
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ore 12:00 - DEGUSTAZIONE
le 6 squadre di PizzaUp presentano in degustazione le ricette realizzate durante i lavori del simposio
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ore 13:30 - CONSEGNA DEGLI ATTESTATI


RICERCA

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viaggio al centro della pizza

Ambrogina Pagani (Direttrice del Distam - Dipartimento di scienze e tecnologie alimentari e microbiologiche della Facoltà di Agraria dell'Università di Milano) e Federica Racinelli (tecnologa alimentare esperta in impasti e lieviti, autrice delle sezioni tecniche del Manuale di Pizzeria Dinamica) hanno presentato in anteprima nazionale i risultati di una ricerca condotta su alcuni degli impasti più diffusi nella preparazione delle pizze italiane di qualità, ed esattamente:
  • - impasto indiretto con biga ( Petra 3 + lievito compresso ) per pizza tonda al piatto
  • - impasto per focaccia ( Petra 3 + lievito compresso ) in teglia "alla romana"
  • - impasto diretto a mano ( Petra 3 + lievito compresso ) per pizza tonda tipo "napoletana"
  • - impasto con la tecnica dell'idrolisi senza lieviti aggiunti e farina con tutto il chicco di grano Petra 9
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Lo scopo del lavoro è stato quello di aprire le porte ad una seria analisi sensoriale della pasta cotta utilizzata come base di pizze delle varie tradizioni italiane.
La ricerca è stata condotta nel laboratorio del Distam che dispone di sofisticate attrezzature indispensabili per analizzare l'immagine della struttura della pasta in sezione e individuare le percentuali di pieni e vuoti che costituiscono l' alveolatura delle diverse strutture.
La presentazione ha illustrato le correlazioni tra le caratteristiche strutturali dei 4 impasti a crudo e il metodo di impastamento utilizzato (tra i quali anche uno a mano).
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i 6 pizzaioli sul palco di PizzaUp

(in ordine alfabetico di cognome)

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i 6 temi di ricerca

  • Beniamino BILALI - La pizza è uguale per tuttistrutture alte e croccanti e impasti con meno amidi per la pizza senza glutine
  • Renato BOSCO - La strada del benessereimpasti di Petra e farine di legumi germinati diventano street food e stuzzichini ricchi di gusto e nutrienti
  • Roberto GHISOLFI - il grano vivol' alternativa naturale al lievito di birra senza le difficoltà del lievito madre grazie alla fermentazione del Brick 1330 che nasce dai germogli di grano
  • Massimo GIOVANNINI - La pizza "ricca in"il capitolo nutrizionale della carta delle pizze costruito con Petra e i nuovi Bricks (mattoncini) di PetraViva®
  • Simone PADOAN - Dolce senza rimorsiuna base croccante per dolci con il 60% in meno di grassi che lascia spazio alla creatività nel piatto e chiude in leggerezza una degustazione di pizze. 
  • Ruggero RAVAGNAN- Napoletana e digeribileimpasto senza lieviti aggiunti per una pizza morbida, elastica, e dal tipico gusto del pane ben cresciuto e ben cotto, realizzato come una volta con Petra e farina di grano germinato (Brick 1330)
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